Fondamenti di Economia Comportamentale

#7

Nicola Campigotto

LUISS Guido Carli, Corso di Laurea Magistrale in Marketing

novembre 2024

Istituzioni e preferenze



Preferenze endogene

“I mercati e altre istituzioni economiche non si limitano a distribuire beni e servizi: influenzano anche l’evoluzione di valori, gusti e personalità” (Bowles 1998).


Istituzioni e preferenze (cont)



Cultura e istituzioni

“La cultura e le istituzioni sono variabili endogene che possono essere determinate dalla geografia, dalla tecnologia, dalle epidemie, dalle guerre e da altri eventi storici. Come interagiscono cultura e istituzioni? È possibile stabilire un nesso causale tra le due cose?” (Alesina e Giuliano 2015).


Istituzioni e preferenze (cont)

  • Fabbri e Bigoni (2022) hanno studiato come il cambiamento dei diritti di proprietà influenza le preferenze distributive delle persone.

  • L’analisi combina:

    1. Un trial controllato randomizzato (RCT)
    2. Un esperimento online
    3. Un esperimento lab-in-the-field condotto in villaggi rurali del Benin.


Benin


Contesto economico-istituzionale del Benin prima dell’implementazione dell’RCT

  • Diritti di proprietà basati su consuetudini
    • Diritti di proprietà fondiaria prevalentemente informali (no atti di proprietà registrati) e regolati da norme consuetudinarie, determinate collettivamente dalle comunità locali.
  • Accesso ridotto al sistema giudiziario formale
    • Raro uso dei tribunali per risolvere dispute sulla terra. Dispute gestite perlopiù a livello comunitario.

Il Plan Foncier Rural

  • Per favorire l’accesso alla terra, il riconoscimento del diritto di proprietà e lo sviluppo di un mercato fondiario, il governo beninese, con il sostegno della Millennium Challenge Corporation, ha sviluppato un piano per l’identificazione e la registrazione sistematica dei diritti consuetudinari sugli appezzamenti di terreno, il Plan Foncier Rural (PFR).
  1. Primo step del PFR. Indagini socio-territoriali, condotte tramite questionari nei villaggi, volte a individuare i titolari dei diritti di proprietà sui terreni e delimitare i confini delle proprietà.

Il Plan Foncier Rural (cont)

  1. Secondo step. Registrazione dei titolari dei diritti fondiari in un apposito albo, che:
    • Conferisce una presunzione di proprietà terriera riconosciuta dai tribunali.
    • Rende possibile la vendita degli appezzamenti registrati o il loro utilizzo a mo’ di garanzia del credito.

L’RCT per implementare il PFR

  • Il PFR beninese è il primo caso di riforma della proprietà terriera implementato come trial randomizzato controllato su larga scala.

  • Il processo di implementazione si è svolto nel biennio 2010-2011.

  • In primo luogo, sono stati identificati 576 villaggi idonei a implementare la riforma (i criteri per l’idoneità hanno riguardato, ad esempio, la dimensione della popolazione e l’ubicazione in aree rurali).

L’RCT per implementare il PFR (cont)

  • Successivamente, un sottocampione di 291 villaggi è stato selezionato tramite sorteggio casuale. La PFR è stata implementata in quei villaggi (gruppo di trattamento).

  • I villaggi non selezionati (gruppo di controllo) non hanno ricevuto alcun intervento. Ad oggi continuano ad avere diritti fondiari consuetudinari.

L’RCT per implementare il PFR (cont)

Conseguenze economiche del PFR

  • A tre anni dalla riforma, nelle aree trattate…
    • Miglioramenti modesti o nulli per quanto riguarda reddito medio, rendimenti agricoli e partecipazione al mercato del lavoro.
    • Proprietà dei terreni percepita come più sicura.
    • Maggiore frequenza del ricorso a tribunali formali per risolvere controversie fondiarie.
  • La domanda di Fabbri e Bigoni (2022): il PFR ha avuto un impatto di lungo periodo sulle preferenze distributive?

Esperimento online

  • Tra dicembre 2019 e marzo 2020, 576 individui (detti “lavoratori”) sono stati reclutati online usando Amazon Mechanical Turk per svolgere quattro esercizi (real effort tasks).

  • L’esperimento ricalca quello ideato da Almas, Cappelen, e Tungodden (2020).

  • Le prossime slide mostrano due dei quattro esercizi.

Esperimento online (cont)

  • Esercizio 1

Esperimento online (cont)

  • Esercizio 1 (cont)

Esperimento online (cont)

  • Esercizio 3

Esperimento online (cont)

  • Esercizio 3 (cont)

Esperimento online (cont)

  • Ciascun lavoratore ha ricevuto un pagamento fisso di 1$ (pari a 600 CFA, la valuta del Benin) per la partecipazione all’esperimento, più un pagamento variabile per ciascuno dei quattro esercizi.

  • Come è stato determinato il pagamento variabile?

    • Al termine di ciascun esercizio, i lavoratori sono stati accoppiati in modo casuale per determinare il pagamento variabile provvisorio (prima che avvenisse la redistribuzione da parte dello “spettatore”, che entererà in scena più avanti).
    • Per ciascun esercizio, il pagamento provvisorio è pari a 1$ per un lavoratore della coppia ed è zero per l’altro lavoratore.

Esperimento online (cont)

  • In due esercizi su quattro, il pagamento variabile è stato determinato sulla base della fortuna. Negli altri due è stato determinato sulla base del merito.

  • Fortuna: una lotteria seleziona casualmente uno dei due lavoratori, che riceve 1$. L’altro lavoratore non riceve nulla.

  • Merito: il lavoratore della coppia che ha realizzato la prestazione migliore nell’esercizio riceve 1$. L’altro lavoratore non riceve nulla.

Esperimento online (cont)

  • I lavoratori sono stati informati che l’ammontare variabile del pagamento determinato in via provvisoria sarebbe potuto essere redistribuito tra i due membri della coppia da un terzo individuo (lo spettatore).

  • La scelta dello spettatore, la cui identità è rimasta anonima e il cui meccanismo di reclutamento non è stato comunicato ai lavoratori, ha determinato il pagamento variabile finale dei due lavoratori.

Esperimento lab-in-the-field

  • Gli spettatori stati reclutati durante sessioni di lavoro sul campo tra la popolazione locale di 32 villaggi rurali del Benin.

  • I villaggi sono stati selezionati casualmente da un elenco incluso nel PFR per le regioni di Couffo e Mono, nel sud del paese, e Alibori e Borgou, nel nord (vedere mappa nelle slide precedenti).

Esperimento lab-in-the-field (cont)

  • Il giorno precedente l’esperimento, unx assistente di ricerca ha visitato il villaggio e ha chiesto alla popolazione locale di partecipare allo studio.

  • Tra le persone che il giorno dell’esperimento si sono presentate volontariamente all’orario concordato, ne sono state reclutate casualmente 18 per villaggio (9 uomini e 9 donne, maggiorenni e con un massimo di unx partecipante per nucleo familiare).

  • Numero totale degli spettatori: 576

Esperimento lab-in-the-field (cont)

  • Ai partecipanti non selezionati è stato pagato un gettone di presenza pari a 500 CFA (circa 0,85$) ed è stato chiesto di andarsene.

  • Gli spettatori hanno ricevuto un compenso fisso di 500 CFA per la loro partecipazione allo studio, più un compenso variabile determinato sulla base di altri task non legati a questo progetto.

  • Le sessioni sperimentali sono durate in media tre ore, con un guadagno medio complessivo di 2600 CFA (circa 4,8$).

Esperimento lab-in-the-field (cont)

  • Ogni spettatore è stato abbinato a due coppie di lavoratori.
    • Una coppia aveva svolto un esercizio remunerato con il criterio del Merito, l’altra aveva svolto un esercizio remunerato con il criterio della Fortuna.
  • Per ciascuna coppia, lo spettatore è stato informato del pagamento variabile provvisorio dei lavoratori nell’esercizio (pari a 600 CFA per un lavoratore e zero per l’altro), nonché della regola (Merito o Fortuna) che ha determinato tale pagamento.

Esperimento lab-in-the-field (cont)

  • A ciascuno spettatore è stato poi chiesto di confermare i pagamenti provvisori, pari a 600 CFA e 0 CFA, oppure di ridistribuire i 600 CFA in multipli di 100 CFA tra i due lavoratori.
    • Esempi di redistribuzione: 500 CFA e 100 CFA; 400 CFA e 200 CFA; 300 CFA e 300 CFA, …
  • Lo spettatore è stato informato la decisione avrebbe determinato il pagamento variabile finale dei due lavoratori per l’esercizio in questione.

Esperimento lab-in-the-field (cont)

  • La condizione Fortuna (rispettivamente, Merito) è pensata per valutare l’accettazione della diseguaglianza dello spettatore quando la sperequazione del reddito è determinata da mera fortuna (rispettivamente, dal merito).

  • Metà degli spettatori ha preso prima una decisione distributiva relativa alla condizione Fortuna e successivamente una decisione relativa alla condizione Merito. L’altra metà dei partecipanti ha preso le decisioni in ordine inverso.

Esperimento lab-in-the-field (cont)

  • Oltre alle scelte distributive, gli spettatori hanno risposto a una batteria domande riguardanti: età, genere, religione, stato civile, numero di membri della famiglia, partecipazione alla gestione finanziaria della famiglia, istruzione, alfabetizzazione, villaggio di nascita, anni di residenza nel villaggio, reddito.

Specificazione empirica

  • La principale variabile di interesse, denotata con \(e\), è la diseguaglianza implementata dagli spettatori in ciascun esercizio, che nel nostro contesto a due lavoratori è pari a una versione modificata del coefficiente di Gini:

\[ e = \frac{\left| \text{Reddito lavoratore}\ A - \text{Reddito lavoratore}\ B \right| }{\text{Reddito totale}} \in \left[ 0, 1 \right] \]

  • Il lavoratore \(A\) è quello con il guadagno variabile provvisorio maggiore.

Specificazione empirica (cont)


\[ e = \frac{\left| \text{Reddito lavoratore}\ A - \text{Reddito lavoratore}\ B \right| }{\text{Reddito totale}} \in \left[ 0, 1 \right] \]

  • Un coefficiente di Gini pari a 1 implica che lo spettatore non ha effettuato alcuna redistribuzione.

  • Un coefficiente di Gini pari a 0 implica che lo spettatore ha diviso i guadagni in modo perfettamente equo (300 CFA per ciascun lavoratore).

  • Maggiore è il valore del Gini, minore è l’avversione alla diseguaglianza.

Check preliminare

  • Reminder: l’esperimento vuole valutare l’effetto della riforma del PFR sulle preferenze distributive.

  • Affinché la strategia sperimentale di Fabbri e Bigoni sia efficace, è necessario assicurarsi che non vi sia una frazione consistente di spettatori che dopo l’implementazione del PFR è migrata dai villaggi del gruppo di controllo a quelli del gruppo di trattamento (o viceversa).

Check preliminare (cont)

  • Solo 35 spettatori su 576 non risiedevano già nell’attuale villaggio al momento dell’implementazione del PFR dieci anni prima: 20 nei villaggi trattati e 15 in quelli di controllo.
    • La differenza non è statisticamente significativa.
    • Per il 90% sono donne che hanno cambiato villaggio dopo il matrimonio.
  • Analogamente, tra trattamento e controllo non vi sono differenze significative (1) nella % di spettatori nati nel villaggio in cui hanno preso parte all’esperimento e (2) nel numero di anni trascorsi in quel villaggio.

Risultati


  • Il grafico mostra l’indice di Gini medio dopo la redistribuzione da parte degli spettatori nelle condizioni di Merito e Fortuna, distinguendo tra spettatori residenti in villaggi trattati e di controllo.

Risultati (cont)

  • Nel trattamento Merito, l’indice di Gini medio post-redistribuzione è simile tra i villaggi trattati e di controllo. Un t-test bilaterale conferma che questa differenza non è significativa (\(\text{p-value} = 0.755\)).

  • Nel trattamento Fortuna, la differenza nel livello di diseguaglianza post-redistribuzione scelto dagli spettatori diventa significativa (\(\text{p-value} = 0.027\)).

    • Gli spettatori nei villaggi trattati allocano significativamente di più al lavoratore fortunato, che inizialmente riceveva l’intera dotazione, determinando un valore medio del coefficiente di Gini più alto rispetto agli spettatori nel gruppo di controllo.

Risultati (cont)

  • Fattori che potrebbero giocare un ruolo nel determinare differenze nell’avversione degli spettatori alla diseguaglianza.
    1. Integrazione nel mercato (MI): misurata in via approssimata dalla distanza degli spettatori da strade asfaltate. Quest’ultima è inversamente correlata con la partecipazione alle attività commerciali e con l’accesso al sistema giudiziario formale.
    2. Reddito (INC): gli spettatori vengono distinti in due categorie di reddito, “alto” e “basso”, in base al fatto che il reddito settimanale della loro famiglia sia superiore o inferiore al reddito mediano dell’intero campione.

Risultati (cont)

  • Fattori che potrebbero giocare un ruolo nel determinare differenze nell’avversione degli spettatori alla diseguaglianza (cont).
    1. Sesso: le donne agricoltrici riportano i livelli più bassi di percezione della sicurezza della proprietà dei terreni prima del PFR, e hanno incrementato in modo significativo il volume dei propri investimenti a lungo termine dopo l’implementazione della riforma.
  • Risultato. L’effetto dell’introduzione dei diritti di proprietà sulle preferenze distributive si è concentrato su tre gruppi di spettatori: alta integrazione di mercato, basso reddito, donne.
    • Sono i gruppi che hanno beneficiato maggiormente del PFR!

Risultati (cont)


Risultati (cont)


In sintesi

  • Il PFR ha indotto un aumento stimato di circa il 60% nell’accettazione della diseguaglianza generata dalla fortuna.

  • Le persone che hanno beneficiato maggioramente dell’introduzione di norme sul possesso della terra tendono a mostrare l’aumento più significativo di accettazione della diseguaglianza.

  • Domanda: perché l’assegnazione di diritti di proprietà aumenta la tolleranza delle persone verso la diseguaglianza generata dalla fortuna?

Discussione

  • Domanda: perché l’assegnazione di diritti di proprietà aumenta la tolleranza delle persone verso la diseguaglianza generata dalla fortuna?

  • Qui entriamo nel campo della speculazione…

  • Possibile risposta #1: sperimentare la garanzia formale dei diritti di proprietà ha rafforzato la percezione degli spettatori che i lavoratori meritassero i loro pagamenti, anche se determinati puramente dalla fortuna.

Discussione (cont)

  • Possibile risposta #2: gli spettatori hanno adottato una strategia inconscia di riduzione della dissonanza cognitiva per auto-giustificare il loro possesso della terra.
    • Un intervento “esterno” era intervenuto casualmente assegnando agli spettatori nei villaggi trattati il godimento di diritti di proprietà esclusivi.
    • Per giustificare moralmente la loro nuova condizione, dovuta al caso, questi spettatori potrebbero essersi convinti che i concetti di equità e giustizia non siano incompatibili con la diseguaglianze generata dal caso.

Conclusione

  • Le istituzioni economiche svolgono un ruolo chiave nel determinare il grado di accettazione della diseguaglianza delle persone.

  • Riforme istituzionali orientate alla privatizzazione dell’accesso alle risorse economiche possono:

    • Ridurre la domanda di redistribuzione da parte delle persone, aumentando la loro tolleranza nei confronti della diseguaglianza.
    • Cristallizzare diseguaglianze sociali non legate ai successi individuali ma alla mera fortuna.

Concetti chiave

  • Prima di procedere, prenditi un momento per assicurarti di aver compreso questi concetti:
    • Preferenze endogene

Riferimenti bibliografici

Alesina, Alberto, e Paola Giuliano. 2015. «Culture and institutions». Journal of Economic Literature 53 (4): 898–944.
Almas, Ingvild, Alexander W. Cappelen, e Bertil Tungodden. 2020. «Cutthroat capitalism versus cuddly socialism: Are Americans more meritocratic and e ciency-seeking than Scandinavians?» Journal of Political Economy 128 (5): 1753–88.
Bowles, Samuel. 1998. «Endogenous preferences: The cultural consequences of markets and other economic institutions». Journal of Economic Literature 36 (1): 75–111.
Fabbri, Marco, e Maria Bigoni. 2022. «How property shapes distributional preferences». IZA Discussion Paper no. 14768.